Microsoft ha annunciato il 2 Marzo durante la conferenza annuale della società –Ignite– un nuovo strumento capace di creare app olografiche per svariati dispositivi: Mesh
Lo strumento è alimentato da Azure, la piattaforma di cloud-computing di Microsoft, con lo scopo di connettere il reale con il virtuale grazie alla tecnologia holoportation (cattura di immagini reali dell’essere umano trasmesse in ambiente virtuale).
Futuri scenari di incontri ravvicinati sono quindi alle porte, una realtà mista fatta di ologrammi e carne ed ossa.
Come dice lo sviluppatore di Microsoft Alex Kipman:
“Ti senti come se fossi effettivamente nello stesso posto con qualcuno che condivide i propri contenuti, puoi teletrasportarti fra diversi dispositivi di realtà mista ed essere presente con le persone anche quando non si è fisicamente insieme”.
L’esperienza collettiva dislocata e intangibile è quindi alle porte anche se per ora solo alcune app sono state sviluppate da Microsoft; ma nel corso dei prossimi mesi..ed anni.. si potrà scegliere tra molteplici applicazioni Mesh.
E’ quindi evidente come stia continuando la ricerca sul fronte delle comunicazioni a distanza e delle relazioni mediate dalla tecnologia.
In periodo di pandemia questi scenari illuminano gli occhi a chi si trova fermo e distante, scoraggiato e senza contatti fisici.
Bisogna però considerare bene gli scenari e porre un limite ricordando come questi siano strumenti e non sostituti.
L’illusione si sa… appartiene allo spettacolo, alla magia e all’intrattenimento.
E quindi ben venga se chi la propone però…ci aggiunge gusto da vendere!